sabato 23 agosto 2014

Summer in the city ma più che city paesello

Ho rallentato il ritmo di aggiornamento del blog è vero, ma mi giustifico con il fatto che è agosto, che ci siamo mossi molto, che non avevo connessioni decenti a disposizione e che dovevo pensare più a cucinare, far divertire il pupo, rivedere amici variamente dislocati, chiacchierare e schivare influenze intestinali a cui la creatura è stata variamente esposta, andare a vedere il mare adriatico e pensare che non è bello ma lo riconosco come parte di me, a lavorare piccoli progetti allegri e creativi, a sentirmi in vacanza anche se a casa, e a godere di quell'aria rilassata di cui la famiglia tutta beneficia quando ci muoviamo, fosse anche solo per ritornare nel paesino d'origine. Ah e poi ci sono stati gli spritz a 2,50 euri, per dire, che qua te li fanno pagare 5 euro. E ancora non si fanno convinti che è un furto ingiustificato. 
Comunque l'esperienza continua e si sta radicando, è vero che ho assaggiato dell'Asiago in zona cesarini, giusto per sentirmi un po' in colpa e per realizzare che quella bocca patinata e pastosa che mi lascia non mi entusiasma più.
E ci sono state varie occasioni in cui ho pensato "ecco stasera non ci sarà niente per me" e invece riuscire a cavarmela egregiamente e uscirne soddisfatta.
Abbiamo fatto numerose cene e pranzi nella mia vecchia casa, con amici che a turno hanno contribuito a rendere molto gradevoli i giorni e le ore, e che mi hanno comunque spronato a cucinare, cucinare, cucinare.


Resta sempre una delle mie attività preferite, mi fa star bene, e mi fa sentire utile alla mia famiglia e alle persone a cui voglio bene. io le coccole le faccio così, cucinando, a meno che non abbiate intorno ai 4 anni e allora aggiungo anche bacini e strucotti.

Ho provato a cimentarmi ancora nei dolci. Avevo delle pesche noci che stavano per marcire e così mi sono inventata una crostata.
E quando dico inventarmi intendo inventarmi. Ho trovato una ricetta per la pasta frolla ma volevo qualcosa di più sfizioso, così ho rovistato in dispensa e ho trovato noci e cioccolato fondente. marmellata, frutta, cioccolata, noci. Me par ben.

CROSTATA CON QUELLO CHE C'È
200 gr di farina 00 (o quello che avete)
8 grammi di lievito per dolci
1 pizzico di sale
4-5 noci
50 gr zucchero di canna
50 gr di olio di mais (o girasole, prima o poi capirò le specificità)
3 cucchiai di latte di soia
100gr di cioccolato fondente
1 vasetto di marmellata (gusto a piacere io qui ho usato albicocca)
3 noci pesche 






Accendere il forno a 180°C. Mettere a sciogliere a bagnomaria il cioccolato spezzettato con 2-3 cucchiai di latte di soia, poi lavare e tagliare a spicchi le noci pesche.
Mescolare gli ingredienti secchi: farina, lievito, sale, zucchero e le noci tritate grossolanamente.

Aggiungere l'olio e il cioccolato sciolto e intiepidito.
Impastare per bene, rimarrà un po' briciolosa, foderare una teglia con carta forno e spiccicare uniformemente l'impasto sul fondo in modo da ottenere una copertura uniforme, lasciare un po' di bordo rialzato. 





Ricoprire con la marmellata e le pesche noci. Infornare per 30-35 minuti. La prova dello stecchino funziona sempre per la cottura.
L'ho fatta 3 volte in 4 giorni. Funziona benissimo anche solo con la marmellata, nel mio caso di ciliegie, fatta per il pranzo non è arrivata alla merenda pomeridiana.



 

lunedì 11 agosto 2014

Del sopravvivere alle grigliate estive e vivere felici

Con l'estate si sa arrivano immancabili le grigliate. Come ha detto una saggia "chissà come mai uomini che durante l'anno faticano a farsi un uovo al tegamino, d'estate diventano tutti maestri di bbq". E se stai seguendo un regime vegano risulta praticamente impossibile sfamarsi a sufficienza. Ho capito le verdure grigliate, ma con la fame che mi ritrovo io da sempre, non servono a granché. Ci si organizza. 
La prima occasione è stata proprio a casa nostra. Pochi invitati  ma molte costine. 
Il marito in realtà cucina spesso e volentieri, ama sperimentare e se vuole farsi 
una grigliata, giustamente se la fa. Erano però giornate un po' tese per me, un po' 
di confusione, il pupo da intrattenere. Quindi di ritorno dalla piscina mi sono lanciata 
in rapide preparazioni. Mousse di fagiolini (fallimentare, ci riproverò), zucchine pastellate e fritte, e crepes di farro con spinaci. La ricetta originale di queste ultime era in realtà più complessa, prevedeva seitan e noci, ma io non avevo tempo, nè voglia di seitan, e così ho semplificato.
Alla fine risulta che i carnivori mangiano il doppio e io ne esco comunque soddisfatta.

Crepes di farro con spinaci
per le crepes
1 tazza di farina di farro integrale
mezza tazza di farina 0
2 tazze scarse di acqua
sale qb

3/4 etti di spinaci (surgelati)


Preparare la pastella per le crepes. mescolare le due farine e unire l'acqua e il sale fino a formare una pastella piuttosto liquida. Mettere a riposare. Nel frattempo far saltare gli spinaci con un po' d'olio ed eventualmente aglio.
Preparare le crepes ungendo leggermente una padella, 1 mestolo scarso=1 crepe.
girare e rigirare fino a che non sono ben dorate.
Farcire con gli spinaci e una spolverata di lievito alimentare in scaglie.


Certo le grigliate si ripetono e non rimane altro da fare che organizzarsi e partire armati.
Alla seconda occasione fuori casa farinata con cipolle rosse e insalata di riso e farro vegan.
Location: capannone industriale del veneto che produce.
Squadrone di rugbisti, vecchi impenitenti, bastieme tante, bisogno di tappi per le orecchie per il pupo non realizzato.
Ma la sopravvivenza è stata comunque assicurata.



domenica 3 agosto 2014

Ma che sapore ha un'estate uggiosa

Bella quest'estate! Piove sempre, non si può fare niente coi pupi, ci si deve accontentare di un autunno perenne. Di buono c'è che stiamo passando molto tempo con amici, fra cene, visite, gite. In tutto questo riesco a gestire il veganesimo, e incontro sempre tutti che si occupano di farmi trovare qualcosa di edibile. Quindi anche volessi trasgredire non potrei, che sembra che tutto il mondo sia d'accordo sul fatto che questi 100 giorni devono essere 100 senza deroghe.
Ora siamo in visita sabauda, in una giornata di pioggia che non ha niente da invidiare a Novembre, e l'amica artista ci ha accolto con la migliore idea per bambini del mondo. Al suo arrivo il pupo ha trovato un sacco di buoni da utilizzare per varie attività durante i nostri giorni di permanenza qui. Ogni volta che si desidera utilizzarne uno si colora. A conoscere i geni si imparano un sacco di cose.




Cmq in questi giorni di pioggia vien voglia di cose che scaldino un po': una zuppa di verdure, pasta e fagioli, brodo coi tortellini.
Noi l'altro giorno ci siamo fatti gli gnocchi di semolino. Primo perchè il semolino ci piace moltissimo, secondo perchè in stagione ho bollito e congelato un quintale di biete-costa-cicoria-catalogna. E la verdura cotta è una delle gioie della vita. Davvero!




Quindi Gnocchi al semolino con Zafferano e Verdura cotta

per gli gnocchi
250gr di semolino
1/2 lt latte soia
1/2 lt acqua
sale
1 bustina di zafferano




In un tegame mettere a bollire acqua+latte di soia (o anche solo acqua) e il sale. versare il semolino a pioggia mescolando con una frusta in modo da non fare grumi.
mescolare per una decina di minuti. aggiungere lo zafferano sciolto in mezza tazzina d'acqua. Fare andare ancora per 5 min. spegnere. Su un foglio di carta forno appena oleato stendere il semolino con uno spessore di circa 1cm. Lasciare raffreddare.
Poi ritagliare tanti dischi tondi con un coppapasta, una tazzina o un bicchiere.
In una padella leggermente unta farli dorare in modo che venga una crosticina croccante.




Nel frattempo sgelare la verdura cotta. Farla saltare in padella con un po' d'olio e aglio a discrezione, in camicia o tritato, come vi piace.

Impiattare gnocchi e verdure e cospargere di lievito alimentare in scaglie e semi di sesamo.

Non buttate i ritagli che rimangono! Alla sera girateli in aperitivo. Fateli tostare in forno a 200° per una 15ina di minuti. Vengono delle specie di patatine di polenta. Sfiziose!