mercoledì 24 settembre 2014

andare via, tornare a casa

Visto? non riesco, non riesco e ancora non riesco a mantenere un impegno a lunga scadenza. allora nel vortice delle cose da fare uno tralascia qualcosa, nel mio caso il blog.
Dice, ma se sei una casalinga cos'avrai poi da fare. beh devo fare la casalinga, la mamma, la moglie, quella che si inventa un modo per fare due lire, per inventarsi delle cose, per fare dei lavori che impegnano molto tempo e pagano poco, per andare di qua e di là, e io non ci sto dentro, coi tempi.
Dall'ultimo post cose ne sono successe, ad esempio sono andata ad un grande festival a far panini vegani. Per il nostro stand ho realizzato anche il progetto grafico che è stato ampiamente apprezzato e che mi ha dato molte soddisfazione e ideee.
è stata un'avventura dal primo all'ultimo giorno. innanzitutto ho lasciato il pupo a casa col papà, e io senza pupo da sola in giro ci sono mica mai stata. si sono comportati tutti benissimo, a parte un carpiato dal carrello della spesa, e una nostalgia da parte mia che negli ultimi giorni era quasi struggente.



Devo ringraziare l'amica-guru, che con lei ne abbiamo vissute tante insieme, fin da bambine e mi rendo conto che ogni upgrade nella vita che faccio è in qualche modo legato alle sue ricerche in cui mi faccio trascinare con sbattimento e gaudio. Il primo giorno di festival è stato traumatico, il gazebo era da montare, il tempo minacciava pioggia e noi eravamo solo in 3. ho passato una serata da incubo, a sclerare per un milione di ordini che mi arrivavano sul groppone, ma poi le cose sono migliorate.





 Sono arrivate altre donne eccezionali a nutrire il gruppo, e se non si contano la  bomba d'acqa di venerdi, una ferita sul campo che ha dovuto abbandonare la battaglia, il fatto che ho grigliato melanzane per 5 giorni come attività mattutina, che non ho visto neanche un concerto, direi che è stata un'esperienza eccezionale, che mi ha dato tanto, e ho fatto un'iniezione di autostima. Mi sono sentita apprezzata da persone che hanno vite professsionali molto stressanti e per un attimo è uscita fuori quella che le cose le sa fare e bene, si sa organizzare e gestire gruppi di lavoro. certo ci volevano delle donne per accorgersene. ma sulla sorellanza magari dedicherò altre parole in altri momenti.




Ritornando al cibo, la stagione sta cambiando e finalmente arriveranno le mie verdure preferite: la zucca, i broccoli, le verze! che giuoia!! Ma intanto dovevo smaltire quel mezzo kg di seitan eccezionale che mi sono ritrovata. e quindi? LASAGNE!




Quando si parla di lasagne come le volete? io le voglio sugose, piene di besciamella, ma davvero piene, croccanti negli angoli, morbide, calde e vellutate al centro. Uno dei ricordi dell'infanzia è mia nonna che pucciava un cucchiaio prima nella besciamella e poi nel ragu per togliermi di torno. il sapore di quel cucchiaio è ancora una delle cose magiche che mi sfrigolano in bocca.
e quindi temevo il confronto, non tanto per il ragù ma per la besciamella. a volte le cose fatte con il latte di soia hanno quel gusto tipico, che un po' punge e che toglie molta poesia. e invece no! la mia besciamella era fantastica, forse un po' troppo pepata, ma liscia, corposa e incredibilmente gustosa. quindi procuratevi:

1 confezione di lasagne senza uovo

500kg di seitan
2 carote
2 gambe di sedano
1 cipolla
passata di pomodoro
salvia e rosmarino

750 ml di latte di soia
60 gr di farina
60 gr di olio di mais
sale
pepe e noce moscata a garganella

iniziamo a fare il ragu, un bel ragu tradizionale, tritando cipolla, carota e sedano e facendoli soffriggere. io ci ho aggiunto anche dei funghi, che non si sa mai eh! nel frattempo tritate nel tritatutto il seitan. aggiungetelo alle verdure e fatelo andare ancora un po'. Aggiungere il pomodoro e fare sobbollire per almeno 45 min. poi spegnete e fate riposare. dico fate riposare! lasciatelo lì, fate il resto, prendetevi tempo, il ragu si compatta, si esalta!





per la besciamella
far tostare l'olio con la farina, il roux classico, ma senza il burro, aggiungere a filo il latte di soia mescolando bene con una frusta in modo che non si formino grumi. io mi faccio aiutare dal marito. non riesco a tenere la pentola, roteare la frusta e versare il latte tutto insieme. tenetela sul fuoco fino a che non avrà raggiunto la densità desiderata. continuando a mescolare.

io preferisco lessare un po' le lasagne prima di usarle. le butto in una pentola di acqua bollente salata con un po' d'olio così non s'attaccano, e dopo 4 minuti le tiro su e le affogo in una terrina di acqua fredda. poi le stendo su di un canovaccio fino al momento di usarle.

assemblate il tutto: besciamella sul fondo-lasagne-besciamella-ragu-lasagne-besciamella-ragu. fino a che non avrete finito gli elementi. ne vien fuori una signora teglia da dire 8 persone almeno.

in via in forno a 180° per 45 min.

tutti pronti per il pranzo di Natale!

lunedì 1 settembre 2014

Sonno, estate e autunno

La mia vita è costellata di notti insonni, e ho imparato per comodità, ad usarle per fare cose che poi durante il giorno mi scappano via. Ma se mi guardo intorno credo che rimanderò anche quello che potrei fare in una notte così.
Per prime le nocciole, ieri le abbiamo raccolte, ci sarebbe da aprirle e tostarle. Ma non ora.


Devo farlo però per forza domani durante il giorno, che poi mercoledì si parte per una nuova avventura: Io vado a fare panini vegan all'home festival a treviso.
Sono stata coinvolta, ho accettato con entusiasmo, ora temo un po' il mio primo bla bla, la lontananza dalla famiglia, e il cattivo tempo.
Sto invecchiando e non eccessivamente bene. Se penso che sono andata ovunque da sola e ora temo due fermate di metro.
Cmq se passate da Treviso in quei giorni venite a trovarci
Il flyer che ho fatto per il banchetto vegan, disegni di animaletti e tutto, è questo:


Ora passiamo al cibo fatto. Mi sono allenata a fare panini, ho fatto il sushi, ho mangiato il primo risotto con la zucca, dietro esplicita richiesta del pupo. Ieri mi sono affidata al mio sito preferito per le ricette. Non è un sito di ricette vegan, è una tipa americana, dotata di un ottimo senso dell'umorismo, e che posta ricette praticamente infallibili. Tra tutte si trova sempre qualcosa che può essere vegan.
Io ieri sera ho provato ad adattare la ricetta per il Moutabbal, cioè una salsina fatta con la melanzana da spalmare. L'ho adattata perchè a volte sti americani non hanno mica il senso della misura che abbiamo noi. Nei dolci togli  sempre almeno metà dello zucchero, e in questo caso vacci piano col tahin. Che per carità è cosa buona, ma i 6 cucchiai da tavola previsti da lei io mica ce li ho messi.

SALSINA DI MELANZANA AFFUMICATA
2 melanzane medie
2 cucchiai di tahin
1 spicchio d'aglio
il succo di 1 limone
prezzemolo
pepe (e volendo cumino in polvere)

Accendere il forno a 200°.
Bucherellare le melanzane con una forchetta. metterle ad arrostire sui fuochi, direttamente lì sopra, fino a che la buccia non è più viola

 Senza ustionarsi eliminare il picciolo e tagliare le melanzane a metà nel senso della lunghezza. Stendere carta forno su una teglia, spennellarla di olio, e cospargerla di un po' di sale grosso. mettere le mezze melanzane a faccia in giù sulla teglia (a faccia in giù cioè con la parte piatta sulla teglia, quella carnosa, quella interna ;). Infornare per 30-35 minuti.
Una volta fuori dal forno aspettate 5 minuti che si raffreddino un po', poi rimuovete tutta la pelle


Io mi sono anche liberata di un po' di semi di una melanzana che ne era particolarmente piena. Nella sua ricetta la Deb mette in guardia dal frullare il tutto che potrebbe venire troppo molle. quindi io ho frullato una melanzana con l'aglio nel piccolo mixer e l'altra l'ho tagliata a coltello. Ho aggiunto il tahin, il succo di limone, il prezzemolo e il pepe. Ho aggiustato di sale e aggiunto un po' di semi di sesamo tostato. Non c'è una regola precisa, assaggiate la salsina, volete più limone? mettetecelo, più sale? daje, più pepe? uguale. Trovate la vostra dimensione di salsa. La foto fa schifo, scusate.


Mi ci sono fatta una mega piadina coi fagioli, il cavolo cappuccio, il pomodoro e anche uno spritz di senape. 

Occhio alla piadina, 9 su 10 hanno strutto. ma poi ce le si può pure fare da soli. io le faccio con l'olio e vengono buonissime. si fa poca fatica e c'è molta resa. Ma ora provo a tornare a letto.
Oh auguratemi ogni bene per l'esperienza festival!!