mercoledì 1 ottobre 2014

espiazione

Siamo di ritorno da un weekend veneto e devo confessare di avere trasgredito in maniera brutale. Ho detto di sì a tutto e non vi sto neanche a dire a cosa, i 100 giorni sarebbero finiti tra meno di un mese e invece eccoli lì i miei demoni che mi assalgono.
La parola d'ordine adesso allora è espiazione!
lo so sembra esagerato, e davvero lo è, ma si parlava del fatto di non portare a termine le cose e di fatto devo recuperare queste debolezze.

C'è un cereale che ho sempre schifato: il miglio. E non mi interessava se mi dicevano che poteva risultare gustoso (ah nelle minestre è buono! sì come no..), che fosse un cereale antico, che fa parte del nostro DNA, adatto all'autunno, per me sapeva di paglia, una poltiglia puzzona inutilizzabile. Ho deciso quindi che se espiazione deve essere che sia crudele.
Ieri sera ho fatto una zuppa di ceci e spinaci e siccome di pasta davvero non ne avevo voglia, di riso nemmeno, sono andata a cercare quel chilo di miglio che mi era stato regalato e che avevo nascosto nell'angolo più remoto della credenza.
e MIRACOLO! era buono, ma buono davvero. persino il pupo al grido di più miglioooo si è mangiato una bella scodella di zuppone, ed era verde! santa madonna dell'alimentazione naturale ovunque proteggi. 
Siccome poi entro in fissa con le cose oggi a pranzo ho ripreso in mano il famigerato cereale e ne ho fatto polpette. 
vi risparmio la zuppa che è di una semplicità disarmante e procediamo con le polpette.

-Piccola parentesi sulle polpette-
Io non so se sia così per tutti, ma per esperienza ho capito che se non riesco a far mangiare qualcosa al nano, lo trasformo in polpetta. Cereali? polpetta. Verdura? polpetta. Legumi? polpetta. Se viene sotto forma di polpetta si mangia. polpettize it!
-fine della piccola parentesi sulle polpette-

POLPETTE DI MIGLIO E VERDURE

2 tazzine di miglio
mezza carota
mezza zucchina
1 cipollotto
una manciata di piselli
pangrattato
semi di sesamo

sciacquate per bene il miglio all'interno di un colino. sciacquare, sciacquare, sciacquare. 
metterlo in una pentola con il doppio di acqua e un po' di sale e fare andare per una ventina di minuti, fino a che l'acqua non si sia assorbita. Non abbandonatelo a se stesso, che appena ti giri quello si è asciugato tutta l'acqua e si attacca al fondo.

nel frattempo grattuggiate carota e zucchina con la grattugia a fori larghi. tritate il cipollotto. fate soffriggere il tutto più i piselli, aggiungete un po' di sale e. se vedete che i piselli impiegano molto aggiungete un po' d'acqua. 

una volta che il miglio è pronto stendetelo un po' su di un piano e fatelo raffreddare. Mescolate le verdure al miglio, effetto pastone.




formate delle polpettine e passatele nel pangrattato e nei semi di sesamo.
Ora si può scegliere se friggerle o passarle in forno.
questo è quello che mi è successo provando a friggere:



si sono spappolate. ora o il miglio non era perfettamente raffreddato, o era troppo umido o io sono incapace di friggere,ma non sono venute.
quindi piano B e di corsa. il pupo era già a casa e procrastinare eccessivamente genera mostri. Rinuncio alle polpette? assolutamente no. Quindi ho acceso il forno a bomba, 220° ventilato, per accelerare i tempi. Leccarda-carta forno-un filo d'olio, le polpette che non avevo ancora disintegrato nell'olio. e temporeggiare per 20 minuti. più o meno. facendo le cose con più calma forno a 200° non ventilato e una mezz'oretta di tempo.
Il risultato è stato apprezzato, da grandi e piccini e io ho vinto la mia diffidenza (chiamiamola così) verso questo cereale. E probabilmente la differenza dipende dalla qualità del miglio, questo era superbio-macrobiotico-raccoltochiccoachicco. Quindi se volete fare del miglio, compratelo buono. Attenzione che conoscendomi adesso per una settimana sarà miglio ad ogni pasto...







Nessun commento:

Posta un commento