lunedì 21 luglio 2014

Resistere! Resistere! Resistere! (anche nei weekend)

Le parole d'ordine del weekend sono state integrità e zanzare.
Abbiamo affrontato una cena venerdì sera,una festina di compleanno sabato pomeriggio, una pizzata sabato sera, una festina di compleanno domenica pomeriggio. Una vita sociale rutilante che manco il grande Gatsby. 
La cena di venerdì è stata una valanga di golosità con l'aglio come file rouge: bruschette al pomodoro agliate il giusto, pasta integrale fatta in casa al pesto (che se ci ripenso mi viene ancora l'acquolina), falafel morbidissimi, tzatziki di soia, insalata. E ben due dolci: un tiramisu fatto dalla nostra ospite goloso e morbidissimo e una sbrisolona fatta da me, magari un po' pastosa e secca ma decisamente energetica. 
Nota positiva della sbrisolona, il pupo ne va ghiotto per colazione, e io gongolo al pensiero della quantità di fiocchi d'avena che gli entra nella pancia e della totale assenza di zucchero raffinato (malto di riso! malto di riso! malto di riso!). Mi è anche stato indicato un blog che consiglio sulla fiducia. 




Il giorno dopo avevo già più dubbi sulla mia capacità di tenuta. Insomma con un dolce così un paio di tentennamenti li ho avuti


Ma la ragione ha avuto la meglio e la prospettiva della pizza cotta nel forno a legna mi ha dato la forza di resistere. Beh anche un bicchiere di bianco ha aiutato, forse più di uno.


La mia pizza viene sempre benissimo quindi condivido

500 gr di farina (sbizzarritevi: normale, farro, integrale)
1 bustina di lievito secco
3 cucchiai di olio d'oliva
1 cucchiaino di zucchero
14-16 gr di sale
acqua qb.

tutto insieme, si aggiunge acqua fino ad ottenere un impasto morbido ma consistente e si lavora, lavora, lavora fino a che sia liscia. Si fa una palla, si copre con la pellicola, uno strofinaccio e si lascia lievitare. Io di solito impasto alle 12 per mangiarla la sera.

Domenica pomeriggio ultimo sforzo. Invasione di bambini in giardino per il compleanno di un amichetto. È finita che io mi sono sfondata di patatine e focaccia, saltando poi la cena, il marito ha presenziato il minimo indispensabile, e il pupo si è procurato una mezza indigestione a forza di patatine e pane e nutella, gambe graffiate per le ripetute scivolate sull'erba e martoriate dai chupacabra con le ali che infestano la campagna.

Il punto d'onore è che resistiamo! Anche alle zanzare, che però mi fanno innervosire più di un panino col cotto.




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